Nonostante le rassicurazioni uscite sulla stampa nei giorni scorsi (si parlava di divieto di “divise politiche”, uniformi delle “SS” o del “Partito fascista”), l’Anpi di Mirandola ha segnalato come in realtà gli organizzatori confermino che “sono previsti anche figuranti tedeschi”, pur essendo vietate “uniformi politiche e di reparti discutibili”.
In sostanza gli organizzatori stanno dicendo che, oltre ai mezzi militari tedeschi, potranno esserci anche figuranti tedeschi o italiani con divise militari, non di reparti “discutibili” come le SS, ma dell’esercito tedesco o della Repubblica di Salò.
«Il 25 aprile è una giornata di memoria – scrivono in una nota Cgil Modena e Cisl Emilia Centrale – La memoria delle giornate di liberazione delle città italiane nel 1945 in cui a sfilare per le strade non c’erano né i nazisti né i fascisti, ma i partigiani e gli eserciti alleati.
Dalle forze politiche della Resistenza, riunite nel Comitato di liberazione nazionale, sono nate la Repubblica e la Costituzione italiane, fondate sui valori della libertà e dell’antifascismo. Qui non è in discussione l’aspetto museale o rievocativo della celebrazione mirandolese, ma il suo intreccio con questo giorno di memoria collettiva, con l’intento esplicito di riscrivere questa memoria suggerendo melensamente di “superare le divisioni”.
Le divisioni erano già state superate con la Costituzione antifascista che garantiva a tutti le libertà civili, anche a coloro che erano stati fascisti.
Un conto è la storia, per cui il fascismo va studiato. Un conto è la memoria, per cui il fascismo va respinto.
Per questi motivi – concludono Cgil Modena e Cisl Emilia Centrale – saremo in piazza il 25 aprile per partecipare alle iniziative istituzionali, ma senza assistere alla sfilata. Parteciperemo, inoltre, alle iniziative organizzate dall’Anpi di Mirandola».