“Le parole non bastano per descrivere la situazione gravissima che sta emergendo dentro al Servizio psichiatrico di Diagnosi e Cura di Correggio. Sono un sindacalista, sono un infermiere e ho lavorato a lungo con i malati psichiatrici in carcere ma la violenza continua subita dai 24 infermieri che operano in quella struttura mi ha tolto il fiato. Riconosco che Azienda Usl ha aperto insieme a noi un percorso, ora le chiedo di proseguire spedita: siamo pronti a collaborare con la Direzione per prendere le migliori decisioni. Proteggere questi infermieri ora so che è una priorità per tutti”.
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