La famiglia, in cui vive un’anziana invalida al 100% e che può contare solo sul reddito di due pensioni, si è rivolta ad Adiconsum Emilia Centrale per contestare l’importo addebitato.
«Purtroppo la fattura, emessa da un fornitore del territorio, è corretta perché calcolata su consumi reali. Non ci sono, pertanto, i presupposti per contestarla – spiega la responsabile Adiconsum Emilia Centrale Adele Chiara Cangini –
L’unico modo per aiutare questa famiglia, che versa in oggettive difficoltà economiche, era la rateizzazione. Noi abbiamo chiesto di pagare in dieci rate mensili; l’azienda ne ha concesse cinque, una in più delle quattro inizialmente proposte.
Siamo parzialmente insoddisfatti, perché la famiglia – sottolinea Cangini – aveva comunque versato un anticipo di 200 euro per dimostrare che intende onorare il suo debito.
Formalmente il fornitore è in regola, ma in casi come questo occorrerebbero maggiore flessibilità e, diciamo pure, più umanità da un’azienda che si vanta del legame con il territorio.
Questa vicenda, comunque, insegna che, per evitare brutte sorprese, i cittadini devono imparare a gestire meglio i propri consumi di energia e gas, perché la stangata è davvero dietro l’angolo», conclude la responsabile Adiconsum Emilia Centrale.