Distretto ceramico: firmato Patto per lavoro e clima

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Gestire in modo organico e condiviso le profonde trasformazioni che stanno interessando il tessuto economico e produttivo del distretto ceramico,

in modo da elaborare per tempo le migliori risposte possibili in base alle esigenze dei lavoratori, delle imprese e del territorio in ambito sociale, occupazionale, economico, urbanistico e ambientale.

In estrema sintesi convergono su questo obiettivo le azioni promosse dal “Patto per il clima e per il lavoro nel distretto ceramico”, sottoscritto nei giorni scorsi dall’Unione, dai suoi otto Comuni e dalle parti sociali.

La presidenza dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, nella figura del sindaco di Maranello Luigi Zironi, ha coordinato un tavolo finalizzato al confronto tra i sindaci del distretto, i rappresentanti di Cgil Cisl Uil, Confindustria, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Lapam e Confapi. Il dibattito, impreziosito dalla varietà dei punti di vista, ha portato a una sintesi condivisa che impegna i firmatari a dialogare e intervenire su numerosi temi, tutti connessi tra loro.

Il documento, che richiama molti dei concetti presenti nel “Patto per il lavoro e per il clima” firmato in Regione nel 2020, prevede sul piano operativo un confronto periodico tra le parti e la possibilità di attivare ulteriori tavoli specifici su argomenti che possano richiedere un’analisi più approfondita.

Tra i punti toccati nell’accordo ci sono l’impegno per la sostenibilità ambientale, economica e sociale, il contrasto ai cambiamenti climatici con le dovute attenzioni agli effetti degli interventi attuativi previsti dalle normative comunitarie in tutti i processi di sviluppo del territori, le politiche abitative – anche relative allo spopolamento delle aree montane -, la valorizzazione del lavoro di qualità, il potenziamento dei percorsi di formazione, la promozione della legalità, la tutela dell’occupazione e dei diritti dei lavoratori, il ruolo delle istituzioni nel garantire i servizi a cittadini e imprese, la ricerca di finanziamenti, gli investimenti sulle infrastrutture viarie e digitali.

Il tutto tenendo sempre conto dell’identità produttiva e imprenditoriale del distretto, della sua competitività sui mercati internazionali e delle esigenze delle filiere che lo caratterizzano (ad esempio ceramica, automotive, metalmeccanica, turismo, agricoltura, manifattura) e degli strumenti di programmazione urbanistica utilizzati dagli enti locali.

«Ogni soggetto seduto a questo tavolo ha portato le proprie competenze nei contenuti di un Patto che ha il suo punto di forza proprio nella condivisione degli obiettivi da parte di tutti gli attori sociali ed economici dell’area di riferimento – afferma Luigi Zironi, presidente dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico e sindaco di Maranello –

L’analisi puntuale delle diverse problematiche, unita alla ricerca di soluzioni attraverso il confronto, ci consentirà di farci trovare ancora più pronti di fronte ai cambiamenti che ci aspettano, in modo da poterli governare e non subire.

La dinamicità imprenditoriale di questo territorio è un valore aggiunto, ma rende questa sfida anche molto complessa da affrontare.

Nel cambiamento il nostro distretto deve trovare nuove opportunità da cogliere ed è nostro dovere continuare a muoverci secondo principi come il rispetto dell’ambiente, la coesione sociale e l’occupazione di qualità, assicurata dalle nostre imprese».

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