Perché abbiamo tanto da dire. A cominciare da un numero: insieme ad Adiconsum – l’associazione promossa dalla Cisl a difesa dei consumatori – sono 70 le famiglie tra Modena e Reggio che abbiamo protetto dal dramma del sovraindebitamento e dal rischio, conseguente, di cadere nel trappolone dell’usura.
Come? Attivando per le persone in difficoltà per i troppi debiti una rete che ha:
• collaborato con gli assistenti sociali di diversi comuni del territorio per individuare i sovraindebitati e dare loro un supporto, prima che diventino preda del rischio usura;
• permesso l’accesso al fondo contro il sovraindebitamento per la prevenzione dell’usura a chi aveva i requisiti;
La segretaria generale Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo è stata netta: «Siamo un sindacato e per fare bene il nostro lavoro dobbiamo guardare la verità, anche quando è brutta. Soprattutto quando è brutta».
• Le famiglie e le piccole imprese sono in grande difficoltà perché non funziona una Repubblica fondata sul lavoro precario, sui bonus lanciati con l’elicottero e una pressione fiscale da guinnes;
• Una famiglia su dieci è scivolata nella povertà energetica;
• Le famiglie fanno debiti su debiti per sopravvivere: l’auto da riparare, la caldaia da cambiare, le bollette da saldare, gli interessi del mutuo.
• In Emilia-Romagna l’indebitamento delle famiglie segna + 5.1%, a Modena + 5.1% e a Reggio Emilia + 4% (Fonte: Cgia su dati Banca d’Italia e Istat).
POLITICA E PAESE REALE
Fa bene la politica a meravigliarsi e spaventarsi per il crollo delle nascite, ma dovrebbe chiedersi come pensa di aiutare una famiglia di lavoratori con un reddito reale di 33 mila euro all’anno (il reddito medio censito da Istat).
La classica famiglia considerata troppo ricca dallo Stato per essere aiutata con la retta dello scuolabus, della mensa o del nido. Troppo povera per permettersi un alloggio adeguato sul mercato privato quando arriva un figlio e serve spazio.
E per carità queste famiglie stiano alla larga dalle case popolari e dai (pochi) alloggi di edilizia residenziale sociale.
Dubitiamo che proteggere queste famiglie significhi bloccare le loro auto euro 5 che servono per andare al lavoro, non in vacanza. O disegnare bellissimi piani europei per le case green senza chiedersi chi potrà pagare pannelli, cappotti e pompe di calore.
Risultato: si spendono miliardi di euro per il bonus 110 (senza distinguere tra fasce di reddito), ma i passeggini restano vuoti.
Brutte notizie per i grandi servizi pubblici universali – scuola e sanità –: meno figli, meno contribuenti.
Per questo abbiamo chiesto a tutti i parlamentari di primo piano presenti al convegno Siulp di portare a Roma un messaggio importante: avete di fronte la missione più difficile dalla nascita della Repubblica: riaccendere il Paese.
Affrontatela ascoltando come mai avete fatto prima l’Italia reale, composta da famiglie, imprese, sindaci e un sindacato come Cisl che sa difendere le persone in carne e ossa.
Così la parola fiducia tornerà di moda. Garantito.