Scade il 30 giugno, infatti, il blocco dei riscatti imposto dall’Ivass (ente di vigilanza del settore assicurativo) per evitare una fuoriuscita incontrollata dei capitali che avrebbe potuto mettere a repentaglio la stabilità dell’azienda e, di conseguenza, dei sottoscrittori desiderosi, in questa situazione di prolungata incertezza, di recuperare quanto prima i capitali investiti.
Lo ricorda Adiconsum Emilia Centrale, che chiede di conoscere il dettaglio e la composizione delle gestioni separate di Eurovita.
«Auspichiamo che la delicata tessitura delle diverse manifestazioni di interesse, raccolte dal commissario per la gestione straordinaria Alessandro Santoliquido – dichiara la responsabile Adiconsum Emilia Centrale Adele Chiara Cangini -, si concretizzi mettendo definitivamente in sicurezza i risparmiatori modenesi e reggiani che hanno sottoscritto le polizze della compagnia, verificando che le condizioni di remunerazione delle retrocessioni ai distributori siano in linea con il mercato».

Adiconsum nazionale ha chiesto a Santoliquido la convocazione in tempi stretti del Cncu (Consiglio nazionale consumatori e utenti) per fornire alle associazioni dei consumatori le necessarie informazioni sullo stato della compagnia, per un confronto sulle ipotesi di soluzione post amministrazione straordinaria e le iniziative che si intendono adottare per i sottoscrittori delle polizze, ivi compreso se sussista un’alternativa al fondo pubblico Consap per le polizze prescritte e per le quali i beneficiari non sono stati rintracciati.
«Nel frattempo – conclude la responsabile di Adiconsum Emilia Centrale – invitiamo i risparmiatori modenesi e reggiani interessati a recarsi presso i nostri sportelli per capire le ricadute dell’eventuale cessione della compagnia Eurovita e i rischi che possono correre».