I manifestanti partiranno in pullman, treno e auto.
La manifestazione, che vedrà arrivare lavoratori anche da Marche, Umbria e Toscana, si terrà alle 10 in piazza Maggiore. Dopo gli interventi di delegati e pensionati, concluderanno i segretari nazionali di Cgil Maurizio Landini, Cisl Luigi Sbarra e Uil Pierpaolo Bombardieri.
«La manifestazione di Bologna, che anticipa quelle previste a Milano (13 maggio) e Napoli (20 maggio), fa parte di una mobilitazione unitaria con assemblee nei luoghi di lavoro e territori – spiegano Daniele Dieci (segretario generale Cgil Modena), Rosamaria Papaleo (segretaria generale Cisl Emilia Centrale) e Roberto Rinaldi (coordinatore Uil Modena e Reggio) – La mobilitazione intende sostenere le richieste che le nostre confederazioni nazionali hanno avanzato al governo e al sistema delle imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali».
I sindacati chiedono risultati concreti in materia di tutela dei redditi dall’inflazione e aumento del valore reale di pensioni e salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati, riforma del fisco e della previdenza, potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema socio-sanitario pubblico, più risorse umane e finanziarie alla scuola e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza.
«Vogliamo un mercato del lavoro più inclusivo e meno precario, politiche attive e ammortizzatori sociali funzionali alla transizione ambientale e digitale – aggiungono i sindacati – Diciamo basta alle morti e infortuni sul lavoro, alle malattie professionali, ai subappalti incontrollati, alle mafie e al caporalato.
A Bologna, Milano e Napoli – concludono Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale e Uil Modena e Reggio – manifestiamo per aprire una nuova stagione del lavoro e dei diritti».
