Unione Sorbara: Cgil e Cisl firmano protocollo per sviluppo, lavoro e clima

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Lavoro, casa, welfare, ambiente, legalità.

Sono i punti cardine del protocollo per lo sviluppo sostenibile, il lavoro e il clima che Cgil Modena e Cisl Emilia Centrale hanno firmato con i sindaci dell’Unione del Sorbara, che comprende i Comuni di Castelfranco Emilia, Bastiglia, Bomporto, Nonantola, Ravarino e San Cesario sul Panaro.

Le parti convengono sulla necessità di promuovere una nuova forma di welfare “comunitario e generativo”, in cui terzo settore, parti sociali e cittadini affiancano la pubblica amministrazione nella gestione dei servizi (anziani, bambini, disabili ecc), mantenendone la guida ed evitando esternalizzazioni.

Marco Ganzerli, responsabile Cisl Emilia Centrale zona di Castelfranco

«La pandemia ha evidenziato quanto siano strategici i servizi domiciliari e la necessità di una rete capillare sul territorio – spiegano sindacati e sindaci – Le famiglie non possono essere lasciate sole a fronteggiare la gestione di soggetti fragili, mentre deve essere garantito un ruolo preminente del pubblico nell’offerta dei servizi socio-sanitari».

Sul fronte dei servizi educativi le parti condividono la scelta di affidarne la gestione all’Unione del Sorbara (e non più ai singoli Comuni) per elevarne la qualità e garantire l’equità di accesso a tutti i cittadini. Il protocollo contiene l’impegno a confrontarsi per ridurre le diseguaglianze territoriali nei criteri di accesso, tariffe e modalità di compartecipazione delle famiglie al costo dei servizi.

«Il tema dell’abitare rimane prioritario e spesso emergenziale a fronte di una forte mobilità sul mercato del lavoro, in un territorio come quello dell’Unione caratterizzato da una fase economica in espansione – sottolineano Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale e i sindaci – L’accordo prevede incentivi per l’Imu sugli affitti a canone concordato e l’impegno a individuare strumenti di garanzia per gli affitti, tra cui lo sviluppo del social housing per genitori separati in difficoltà abitativa».

Nel campo della transizione ecologica si propone la redazione di un piano strategico di area vasta, a cominciare dalla tutela dell’area fluviale. È importante intervenire anche sulla mobilità di persone e merci, sempre in ottica sovracomunale, anche attraverso la contrattazione con le imprese, per incentivare il percorso casa-lavoro in bicicletta, favorire la mobilità sostenibile riducendo i combustibili fossili, favorire il trasporto pubblico anche per persone non autosufficienti, il risparmio energetico e la riqualificazione energetica.

Per quanto riguarda la delicata e tanto dibattuta gestione dei rifiuti, nei sei Comuni operano gestori diversi con diverse modalità di conferimento. La raccolta porta a porta è attiva in due Comuni (Nonantola e Bomporto), mentre negli altri ci sono ancora i cassonetti stradali. Pur in un’ottica di raccolta differenziata spinta, il protocollo ribadisce l’importanza di adottare politiche per la riduzione dei rifiuti su tutto il territorio dell’Unione. Tali politiche devono poggiare su un’adeguata formazione e informazione dei cittadini, specie delle giovani generazioni, affinché vi sia una convinta e diffusa adesione agli obiettivi pubblici in materia di rifiuti. Gli enti locali mantengono il loro ruolo di interfaccia con i gestori dei servizi pubblici energetici e di smaltimento rifiuti per tutelare gli interessi dei cittadini, perseguendo una politica di contenimento delle tariffe anche in un’ottica di uniformazione territoriale. È fondamentale che il controllo di Aimag, Hera e Geovest resti in mano pubblica e sia garantita ai lavoratori qualità normativa e retributiva.

In tema di politiche per il lavoro sindacati e Comuni auspicano che il Centro per l’impiego diventi un servizio strategico per l’Unione. A questo scopo è previsto un rafforzamento del servizio, partendo dalla ricerca di una nuova sede più idonea per un territorio in forte crescita in settori come meccanica, packaging e commercio. Le parti concordano di istituire un protocollo sugli appalti per garantire trasparenza, legalità, sicurezza, diritti e certezze sia ai lavoratori che agli enti committenti.

Fattore imprescindibile per la qualità di un territorio è, infatti, l’attenzione alla legalità.
I temi che verranno affrontati in un prossimo tavolo di confronto su scala territoriale riguardano il rafforzamento degli osservatori territoriali sulla legalità (di cui l’Unione del Sorbara è pioniera), il sistema degli appalti pubblici e privati, con particolare riferimento alle tutele del lavoro (clausola sociale, applicazioni contrattuali, ecc.), la valorizzazione delle white list nelle gare e dell’offerta economicamente più vantaggiosa (al posto del massimo ribasso), l’unificazione delle stazioni appaltanti, la lotta all’usura e sostegno alle vittime, l’anti-corruzione nella pubblica amministrazione, l’utilizzo dei beni sequestrati e/o confiscati.

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